La riscoperta di Alice Ceresa: "Femminista della prima ora. La sua critica è ancora attuale"

Apprezzabile iniziativa dell’editore Casagrande di Bellinzona, Canton Ticino, ripubblicare dopo 35 anni il romanzo “Bambine“, piccolo capolavoro della svizzera Alice Ceresa, scomparsa nel 2001, poco convenzionale femminista della prima ora. A cura della luganese Tatiana Crivelli, che di questa scrittrice assolutamente da riscoprire si occupa da tempo con infinita dedizione.
Tatiana Crivelli, perché?
"Ho potuto esplorare il suo fondo di carte e documenti prima dell’apertura al pubblico, quando fu ceduto all’Archivio Svizzero di Letteratura. E sono stata letteralmente fulminata dalla bellezza e dall’acutezza della sua prosa. E dall’attualità del suo pensiero critico, nel riflettere sulla condizione della donna".
Ancora attuale la sua denuncia delle relazioni di potere nella famiglia patriarcale?
"Certo, persistono nel nostro presente, segnato da contraccolpi, piuttosto evidenti in certi contesti, alla cosiddetta avvenuta emancipazione femminile".
E con la frequenza dei femminicidi (vittime anche quasi bambine), che in Italia sarebbero conseguenza di un’inadeguata educazione sessuale e sociale, utile davvero rileggere la Ceresa, che l’importanza di questa educazione mette in luce.
"Lo fa oltretutto con la precisione sferzante e ironica di una lingua da zoologa, che osserva un particolare gruppo di mammiferi: una famiglia borghese del Novecento, formata da padre, madre e due figlie, costretti tutti a rigidi ruoli".
Padre che insomma non è un mostro, né la madre una santa. Ma se è la rigidità del ruolo normativo, imposto dal genere e dall’età (che soffoca o ammazza la più felice e totale disponibilità umana), cosa aiuta a sviluppare la fantasia che occorre alla donna (e all’uomo) per non passare semplicemente da un ruolo a un altro?
"Leggere! Leggere! Insegna ad identificarsi con altri punti di vista, a immaginarsi in altre vicende e in altre vite, a vestire i panni altrui. Come dice Eco: ’Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita, 5.000 anni chi legge’. E questa capacità di immedesimazione è fondamentale nello sviluppo e nella conservazione delle democrazie".
Sarà presentato “Bambine“ oggi alla Libreria Hoepli di Milano (via Hoepli 5) alle ore 18. E questa scrittrice, che la ringraziamo, professoressa Crivelli, di far riscoprire, ai milanesi risulterà molto simpatica...
"Considerava Gadda uno dei più grandi scrittori di tutti i tempi. Né si preoccupava troppo dell’invadenza degli audiovisivi, che anzi possono aiutare a ripensare la qualità della letteratura, che si estende alla qualità del lettore".
Il Giorno